Il Foro Romano è sicuramente una delle più interessanti testimonianze, ancora oggi visibili e visitabili, pervenuta direttamente dalla Roma Imperiale.
L’etimologia della parola non può che richiamare al latino “forum“, che in in origine indicava uno spazio recintato e che successivamente ha assunto il significato di “piazza del mercato“.
In effetti sembra che per i romani fosse il vero centro nevralgico delle attività cittadine, dove si amministrava la legge, si faceva politica, si commerciava, si praticavano le diverse religioni e gran parte delle vita sociali dell’antica Roma.
L’origine del Foro Romano è tuttora avvolta nel mistero, sembra infatti che la valle del foro in origine paludosa e pertanto inospitale, sia stata teatro di alcune battaglie tra Romani e Sabini (come riportato da diverse fonti storiche tra cui Tito Livio);quello, tuttavia, che sembra certo è che proprio a causa della sua natura paludosa, originariamente venne utilizzata come necropoli dai primi abitanti di Roma.
Soltanto nel VII secolo a.C., grazia alla costruzione della Cloaca Massima ad opera del re di origini etrusche Tarquinio Prisco, la valle del foro venne bonificata e pavimentate per la prima volta con lastre di tuffo. La piazza che vi nacque divenne ben presto il sito preposto per gli scambi commerciali, grazie alla posizione favorevole rispetto alle principali vie d’accesso, e alla sua centralità rispetto alla città in espansione. Il Foro Romano (chiamato dai Romani Forum Magnum) divenne ben presto il sito deputato per le orazioni politiche e per i pubblici processi.
Nell’età regia, intorno alla piazza, nacquero i primi monumenti (ancora conservati) come il “Comizio” il più antico edificio eretto al fine di ospitare l’attività politica (di cui sono visibili ancora pochi resti) e il “Volcanale”, un antico tempio dedicato al dio Vulcano. Altre importanti componenti del Foro Romano, risalenti all’età regia, sono:il tempio di Vesta, la Regia e la Curia (detta Hostilia poiché la sua costruzione viene attribuita a Tullo Ostilio).
Nella prima età repubblicana (V secolo a.C.), il foro vide crescere il numero di templi grazie all’edificazione del Tempio di Saturno e del Tempio dei Castori oltre al tempio della Concordia edificato probabilmente poco prima. Fu tuttavia nel II secolo a.C. che il foro conobbe un’importante espansione, grazie alla costruzione del Tabularium, sul colle verso il Campidoglio, e delle Basiliche Emilia (l’unica giunta fino a oggi), Porcia, Sempronia e Opimia. Nelle Basiliche si amministrava la giustizia e si svolgevano tutte le attività e pubbliche inoltre erano la sede di scambi commerciali e affari economici. Sotto Cesare infine la Basilica Giulia venne eretta al posto delle Basiliche Porcia e Sempronia e venne realizzata la Curia, con alle spalle i Rostri, dove si svolgevano le sessioni del Senato.
Nell’età imperiale il foro venne completato e acquisì l’aspetto che ancora oggi possiamo ammirare: la piazza, contornata dalle Basiliche Emilia e Giulia, assunse una forma regolare più simile alla piazze moderne durante la reggenza di Augusto. Sempre l’imperatore Augusto fece costruire gli archi dedicati a Gaio e Lucio Cesari, oltre all’Arco di Augusto e al tempio del Divo Giulio.
Successivamente vennero recuperati e ricostruiti i tempi di Concordia e quello dei Castori, e vennero edificati il Tempio di Vespasiono, l’Arco di Tito e il tempio di Antonino e Faustina nel II secolo;l’Arco di Settimio Severo nel III secolo; la basilica di Massenzio. L’ultimo monumento costruito nel foro venne eretto nel 608 d.C. per ordine del senato la colonna di Foca.
Successivamente il Foro venne progressivamente abbandonato: nel Medioevo i monumenti apparivano progressivamente interrati e le cronache raccontano che l’area del foro venne utilizzata come pascolo. Caduto nell’oblio nei secoli successivi fu solo all’inizio del xx secolo che il foro venne riportato alla luce completamente e solo 2012 vennero installate le luci che consento di visitare questo meraviglioso sito anche nelle ore notturne.
Per assaporare gli echi della Roma Imperiale, è possibile visitare il Foro Romano nei seguenti orari:
– 08.30 – 16.30 dall’ultima domenica di ottobre al 15 febbraio
– 08.30 – 17.00 dal 16 febbraio al 15 marzo
– 08.30 – 17.30 dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo
– 08.30 – 19.15 dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto
– 08.30 – 19.00 dal 1 settembre al 30 settembre
– 08.30 – 18.30 dal 1 ottobre al 26 di ottobre.
Il 2 giugno sarà osservato l’orario 13.30-19.15, mentre il Foro sarà chiuso il 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio.
Per quanto riguarda i costi dei biglietti invece è da sapere che:
L’area archeologica Foro Romano/Palatino è convenzionata con Archaeologia Card e Roma Pass.
Il biglietto intero costa 12€, mentre il ridotto (cittadini di età compresa tra i 18 e i 25 anni compiuti della dell’Unione Europea e docenti dell’Unione Europea con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali) costa 7,50€.