La Basilica Patriarcale di Santa Maria Maggiore a Roma è un vero gioiello artistico. Si tratta di una delle quattro Basiliche patriarcali romane. Inoltre, è l’unica che ha conservato fino ai giorni nostri i residui paleocristiani. Situata su colle Esquilino, secondo una leggenda locale pare che sia stata la Vergine stessa a indicare il luogo e a ispirarne la costruzione facendo cadere della neve sul colle una mattina d’agosto. Sfortunatamente, dell’antica costruzione ecclesiastica non è rimasto praticamente nulla, e la costruzione contemporanea è il risultato di molteplici rifacimento storici. La Basilica è sormontata da un alto campanile con 5 campane, che raggiunge 75 metri d’altezza essendo così il più alto di Roma.
Vicino alla porta si trova la statua di Filippo IV re di Spagna e benefattore della Basilica, un lavoro realizzato da Gian Lorenzo Bernini. Al centro la Basilica ospita numerose altre opere d’arte, come la porta di bronzo che rappresenta alcuni passi della vita della Vergine Maria. Sul lato sinistro della Basilica si trova la grande Porta Santa. In fondo alla navata centrale cattura le attenzioni l’affresco del Cristo risorto, mentre in alto a sinistra si può osservare l’episodio dell’Annunciazione. Girando la testa a destra, invece, si vede l’evento della Pentecoste. Altresì, nell’immensa Basilica è sono situati i riferimenti al Concilio Vaticano II e al Concilio di Efeso. Il tutto decorato dallo stemma di San Giovanni Paolo II.
L’attuale costruzione risale al V secolo d.C, ed è legata al già citato Concilio di Efeso che proclamò la Vergine Maria come Madre di Dio. L’intera costruzione richiama lo stile del cosiddetto “ritmo elegante” vitruviano e la struttura è divisa in 3 grandi navate divise da due file di colonne. Camminando per la navata centrale, un attento osservatore può intravedere le precedenti finestre, che sono state murate per dar spazio ad altri affreschi particolari dedicati ai papi Borgia Alessandro VI e Callisto III. Sul soffitto della Basilica sono presenti altri affreschi che si richiamano ad alcuni episodi biblici, come quello del Sacrificio di Abramo nello specifico e della sua vita in generale.
Sulla facciata principale della Basilica si trova una splendida vetrata realizzata nel 1995 da Giovanni Hajnal, che rappresenta Maria come la congiunzione della Chiesa con il Vecchio Testamento. Infine, il principale arco trionfale della Basilica è diviso in 4 registi principali: l’Annunciazione in alto a sinistra, l’adorazione dei Magi in basso a sinistra, in basso a destra l’episodrio della Presentazione al Tempio e l’episodio dei Magi al cospetto di Erode.
Nel corso della sua storia, la Basilica è stata sottoposta a numerosi interventi. Dal XII al XIV secolo sono stati realizzati i principali mosaici ed è stata eretta una nuova abside grazie agli sforzi di Papa Eugenio III e Papa Gregorio XIII. A partire dal XV sono iniziati i lavori per realizzare il famoso soffitto d’oro della navata centrale. Il tutto su commissione di Rodrigo Borgia, poi divenuto Alessandro VI. Nel XVI secolo fu realizzata la Cappella Sistina, che preso il nome da Sisto V, il principale artefice della trasformazione romana nel XVI secolo. E non molto lontano si trova anche la Cappella Sforza realizzata da Michelangelo Buonarrotti. Alla fine del XVII secolo fu eretta la Cappella Paolina. Dal XVIII secolo, poi, sono stati eseguiti numerosi interventi, tra cui il cambio di facciata e la realizzazione de “La Confessione sotto l’altar maggiore”.
Visitando la Basilica di Santa Maria Maggiore ci si deve soffermare a osservare il mosaico di Torriti, diviso in due parti: l’Incoronazione della Vergine e i momenti della Sua vita. Sul mosaico sono presenti, inoltre, altre persone, come S. Paolo, S. Pietro, S. Francesco, Papa Niccolò IV e altri. Il pavimento è stato realizzati da maestri cosmateschi nel XIII secolo. Sono, inoltre, da vedere la Cappella Cesi, la Statua della Regina Pacis realizzata dallo scultore Guido Galli e voluta da Benedetto XV. Nella Basilica si trova la tomba di Gian Lorenzo Bernini e la Sacra Culla, situata di fronte alla statua che commemora Pio IX.
Tra i monumenti più importanti, val la pena ricordare il famoso “Presepio” realizzato da Arnolfo di Cambio e conservato nel Museo della Basilica. Si tratta di una composizione che vede l’episodio di Adoreazione dei Magi e che per tanto tempo è stata creduta essere il più antico presepio con statue. Si crede che la scultura sia stata modificata durante il Rinascimento.
La Basilica di Santa Maria Maggiore si trova nel centro di Roma, a pochi passi dalla stazione Termini, ed è aperta tutti i giorni a partire dalle 7,00 fino alle 18,45. Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 9,00 alle 18,30. Il biglietto per entrare al museo costa 3 euro per gli adulti e 2 euro per gli studenti. Per visitare la Scala di Bernini, la Loggia delle Benedizioni e la Sala dei Papi bisogna acquistare un ulteriore biglietto dal prezzo di 5 euro. Il prezzo è lo stesso anche se si vogliono visitare gli scavi archeologici del luogo.
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